“No ai corridoi turistici che escludono le Marche”
“No ai corridoi turistici che escludono le Marche”
La preoccupazione di Federalberghi-Confcommercio per l’assenza di un coordinamento. Massimiliano Polacco: “Rischiosi per l’incoming i passi in avanti di alcune regioni”
ANCONA – Federalberghi-Confcommercio Marche esprime tutta la propria preoccupazione per quanto sta accadendo nel Turismo in particolare con alcune operazioni portate avanti in sinergia dalle istituzioni di regioni che puntano molto sul settore. L’asse Emilia-Romagna, Veneto e Friuli, presentato ieri, irrompe nello scenario della promozione turistica ed esclude di fatto alcune zone, come le Marche, ponendosi nel mercato tedesco come riferimento principale per chi cerca una destinazione italiana.
Il passo in avanti rischia di oscurare la prospettiva di una proposta unitaria a vantaggio solo di alcuni territori come sottolineano il Direttore Confcommercio Marche e Segretario Generale Federalberghi Marche prof.Massimiliano Polacco e il Presidente di Federalberghi Marche Emiliano Pigliapoco: “La proposta di Emilia-Romagna, Veneto e Friuli – le parole di Polacco –, punta soprattutto al mercato tedesco che è quello di riferimento della nostra regione.
“Ci aspettavamo che sui mercati esteri, e su un bacino potenziale come quello, ci si muovesse con un coordinamento Enit e non con operazioni spot di alcune regioni. In questa maniera si dà il via libera alla creazione di veri e propri corridoi che escludono le Marche con il rischio di un ulteriore impatto negativo in una fase già molto delicata e in un contesto dove è già molto difficile riuscire nell’intento di recuperare quote di mercato estero.
“Stiamo leggendo valutazioni positive sulla ripresa del movimento turistico e sulle presenze nelle spiagge che però non equivalgono a dire che gli alberghi sono pieni. I nostri dati ci dicono che le prenotazioni, soprattutto in alcuni territori faticano a decollare e ci sono ancora difficoltà evidenti per le nostre imprese. Se alle problematicità congiunturali aggiungiamo poi l’assenza di una proposta complessiva dei nostri territori, ci prestiamo ad un ulteriore effetto negativo da aggiungere all’onda lunga del post-pandemia”. E’ evidente invece il ns. auspicio che le importanti attività di promozione condivise con la Regione Marche nel tavolo “Exit Strategy”, possano sostenere con forza l’attività di recupero di significativi flussi turistici soprattutto di prossimità. In questo scenario il ns. plauso va anche allo sforzo promozionale e comunicativo del segmento bike della ns. Regione con i nuovi spot del testimonial Nibali al quale ha contribuito saggiamente e tempestivamente anche la Camera di Commercio delle Marche”.
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