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Quando corsari, pirati e ottomani imperversavano tra Marotta e Mondolfo

Quando corsari, pirati e ottomani imperversavano tra Marotta e Mondolfo

Al tempo di Lepanto: martedì sera, al Parco della Rimembranza, la presentazione dell’ultimo libro di Alessandro Berluti

MONDOLFO – Lepanto è un fonema davvero particolare nella nostra cultura. Se indubbiamente assume in sé una evidente connotazione per così dire “geografica” indicando un luogo ben preciso nelle isole Curzolari, arcipelago oggi nella Grecia, è pur vero che ben più pregnante ne è il significato nella cultura del mondo occidentale mediterraneo.

Lepanto, infatti, è una data – 7 ottobre 1571, è una vittoria marittima, ma soprattutto indica genericamente una condizione, quella di una Europa che per secoli si è trovata in stato di guerra e guerriglia con pirati, corsari, ottomani e barbareschi. Una situazione che rese assolutamente insicuri i lidi del mare dell’intero Mediterraneo, come in Adriatico a Mondolfo e Marotta.

E di qui i fatti narrati nel volume che sarà presentato dall’Archeoclub d’Italia per il lavoro del socio Alessandro Berluti martedì 18 agosto, alle ore 21,15 al Parco della Rimembranza di Mondolfo (Complesso di Sant’Agostino in caso di maltempo).

Inserendo le vicende nell’ambito degli eventi di quegli anni, accompagnandoci alla scoperta di modi di veleggiare, combattere e comunicare in altri secoli, “Al tempo di Lepanto. Corsari, pirati e ottomani fra Mondolfo e Marotta” ci porta a far nostri sentimenti e fatti che gli abitanti di questa terra quotidianamente vivevano anche con la vigilanza dei posti di guardia dall’osteria di Marotta alla Bastia a Ponte Cesano.

Dal vicariato di Giovanni Della Rovere sino al Congresso di Vienna dopo lo sconvolgimento napoleonico, la costa andò sorvegliata e l’abitarci fu assolutamente proibitivo per i rischi che vi si correvano: tuttavia nel Comune si tessevano relazioni, commerci, si attuavano bonifiche di terre e pratiche piscatorie che avrebbero preparato la strada al successivo sviluppo.

Il libro è segno di una consolidata collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Enrico Fermi” e con l’Amministrazione Comunale di Mondolfo oltreché con la Soprintendenza delle Marche tanto che ha voluto – per così dire – trasferire dal piano artistico la mostra “Al tempo di Lepanto” alle vicende storiche che ne sono state motivo ispiratore: queste pagine confermano ancora una volta quanto ancora ci sia da indagare sulla vicenda di Mondolfo e Marotta avvalorando un lavoro più che trentennale svolto dalla sede di Mondolfo dell’Archeoclub d’Italia, grazie al generoso apporto di tanti.

Alla serata si rispettano le indicazioni di prevenzione covid, indossando la mascherina. Info: www.castellodimondolfo.it

QM – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quimarotta.it

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