Marotta ospita la prima edizione del Festival Mosaichiamo la città
Marotta ospita la prima edizione del Festival Mosaichiamo la città
Nel weekend in programma a Villa Valentina laboratori con artisti provenienti anche dall’estero
MONDOLFO – È stata presentata questa mattina, nella sala consiliare, la prima edizione del Festival “Mosaichiamo la Città” che si svolgerà durante il weekend.
Con il patrocinio del Comune di Mondolfo, assessorato al Turismo, sotto l’egida delle volontarie dell’Associazione “Chiaro Scuro” si è aperto ufficialmente il Festival del Mosaico che, a Villa Valentina, fino al 27 settembre, vedrà impegnati molti artisti provenienti da tutta Europa, nei diversi laboratori allestiti in occasione dell’evento.
Nel frattempo a Mondolfo è stata anche inaugurata la mostra collettiva di mosaico “Tessere e Frammenti” ospitata nel Complesso Monumentale di Sant’Agostino.
Durante la presentazione alla stampa, il Sindaco, Nicola Barbieri, accompagnato dall’assessore al Turismo, Davide Caporaletti, hanno ringraziato le volontarie e i volontari dell’Associazione “per il loro costante impegno nell’abbellire e valorizzare la nostra città attraverso l’arte del mosaico. Questo Festival – hanno tenuto a precisare – ci trasmette un messaggio importante: ognuno di noi può fare la differenza per migliorare e rendere accogliente il posto in cui vive”.
Alla conferenza hanno partecipato alcune volontarie di “Chiaro Scuro”: Fabiana Cicetti, Cristina Cucchi e Beatrice Sebastianelli che hanno ripercorso la storia dell’Associazione ed hanno presentato il programma della prima edizione del Festival “Mosaichiamo la Città”.
Infine, dopo aver ringraziato l’Amministrazione comunale per la costante collaborazione, hanno letto le parole che l’art director, Giuliano De Minicis, aveva loro dedicato per descrivere l’attività dell’associazione e l’antica arte del mosaico: “Noi vogliamo portare colore, luce, gioia, allegria sui muri della città, sugli spazi grigi delle solitudini, delle abitudini e dell’abbandono. Usiamo frammenti variopinti e desueti di materie rifiutate, le cerchiamo nelle periferie delle attitudini, per ritrovare un senso, brandelli di immaginazione per comporre sogni ed amozioni. Disegniamo nuove superfici con la passione per un’arte antica, meraviglia di piccoli gesti misurati dal cuore. Noi vogliamo mosaicare la città, creare bellezza, colorare la vita, la fiducia, la speranza delle persone”.
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