Lucchetti: “In tre anni per la raccolta dei rifiuti a Marotta e Mondolfo pagati 600.000 euro in più senza motivo”
Lucchetti: “In tre anni per la raccolta dei rifiuti a Marotta e Mondolfo pagati 600.000 euro in più senza motivo”
di MASSIMILIANO LUCCHETTI*
MONDOLFO – L’ultimo Consiglio comunale, si è tenuto in videoconferenza, ma non in streaming perché i cittadini non devono vedere e, soprattutto, sapere cosa si argomenta in contraddittorio.
Tra i punti dell’ordine del giorno, la maggioranza ha introdotto l’approvazione del Pef 2020 (Piano Economico Finanziario dell’igiene urbana). I documenti relativi al bilancio, il PEF è uno di quelli, devono essere dati ai consiglieri comunali 10 giorni prima del Consiglio comunale, ma molto democraticamente ci è stato dato solo la vigilia di Natale, 3 giorni prima del Consiglio, considerando che nei tre giorni erano compresi: Natale, Santo Stefano e domenica.
Per poter studiare la documentazione abbiamo richiesto di posticipare il Consiglio al 31, ma sempre democraticamente ci è stato negato.
Ovviamente il Prefetto è stato messo al corrente dell’accaduto e la nostra speranza è che, come già fatto in altre occasioni, richiami l’esecutivo per il rispetto delle regole.
Dall’analisi dei documenti non ci sono buone notizie per i nostri concittadini ed io, co-firmatario della richiesta di rinvio insieme ai consiglieri Berluti Giovanna, Emili Silvana e Loccarini Giancarlo, cerco di chiarire i punti negativi di questo bilancio:.
“Il Pef, piano economico finanziario della igiene urbana, raccoglie tutti i costi relativi al servizio di raccolta dei rifiuti del nostro comune. Per il 2020 il costo totale è pari a 2.274.841,00 euro che i nostri cittadini e le nostre imprese dovranno pagare per far si che siano pareggiati i costi del Comune per l’erogazione del servizio. Quando i giovani amministratori, quelli bravi, quelli dei post sui social, si sono insediati (2016) i nostri cittadini e le nostre imprese pagavano 2.068.973 euro, circa 200.000 in meno di adesso.
“Nel 2017 il costo è stato più o meno confermato, magicamente però nel 2018 il costo del servizio è lievitato di circa 200.000 euro, a detta dell’esecutivo, tale aumento era dovuto allo smaltimento eccezionale dei rifiuti spiaggiati (che sono improvvisamente schizzati da 400 a 1.000 tonnellate, per disposizioni regionali poi quel tipo di rifiuti va assolutamente riciclato: vegetali, plastiche, vetro e metalli tranne quelli di origine antropica (C’è da aggiungere inoltre che quell’anno è stato uno dei più secchi, ma per non fare troppa polemica facciamo finta di crederci).
“Nel 2019 speravamo che i rifiuti spiaggiati non ci fossero più in quella misura ma ancora magicamente il costo è rimasto invariato ad euro 2.263.000,00. Quindi senza fare troppo i pignoli questi giovani amministratori, ci hanno fatto pagare in tre anni (2018, 2019, 2020) circa 600.000 euro in più senza nessun motivo.
“Per essere precisi bisogna sottolineare che l’appalto sottoscritto dalla precedente amministrazione scadeva il 31/12/2017, quindi sempre questi giovani e capaci amministratori hanno prorogato lo stesso servizio per tre anni e ci avviciniamo al quarto anno.
Mi sembra scontato precisare che, in questi anni di proroga, la ditta appaltatrice ha già ammortizzato i costi per i propri mezzi e sembrerebbe logico che l’amministrazione in caso di proroghe così lunghe, contratti il costo del servizio a vantaggio dei cittadini, ma come testimoniano i numeri non hanno provato a fare neanche questo.
“Nell’autunno 2019, dopo innumerevoli solleciti, hanno indetto la gara e ci hanno raccontato che avrebbero impostato un appalto che estendeva la raccolta porta a porta per tutte le tipologie dei rifiuti e introduceva la tariffa puntuale, cioè i cittadini che producevano meno rifiuto avrebbero pagato di meno. A marzo è stato firmato il nuovo contratto, ma il nuovo servizio però non è mai partito, anzi è stato posticipato con mille scuse a novembre 2021.
“A questo punto è lecito ed auspicabile richiedere una riduzione dei costi, visto che nella perizia di variante sono previsti circa 100.000 euro di costi in meno per l’appaltatore, che non svolge il servizio appaltato, ma si sono previsti 100.000 euro di misure compensative che nel 2020 nessuno ha visto, almeno il servizio è sempre lo stesso quindi non vedo perché si debba pagare altri 100.000 euro in più.
“Insomma, con tutta sincerità non credo che la gestione economica di questo servizio sia stata fatta a vantaggio dei cittadini e credo che pagare circa 600.000 euro in più, aggiungendoci anche il 2021 arriveremo ad 800.000 euro prelevati dalle tasche dei contribuenti ignari, solo per incapacità politica, in questi anni difficili non sia giusto”.
*Consigliere comunale – Mondolfo
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