“La Giunta Barbieri non ha investito alcuna risorsa nel centro storico di Mondolfo”
“La Giunta Barbieri non ha investito alcuna risorsa nel centro storico di Mondolfo”
Da Roberto Bernacchia un richiamo al realismo e alla razionalità: troppi club e pochi vantaggi
di ROBERTO BERNACCHIA*
MONDOLFO – Da quando il comune di Mondolfo ha deciso di entrare nel club dei «Borghi più belli d’Italia», non abbiamo visto piovere sul nostro centro storico una pioggia di finanziamenti né si è prodotta una messe di idee politiche, progetti, restauri, ripristini, risanamenti che rendesse vantaggiosa l’adesione a quel club.
Una tale decisione avrebbe potuto essere il punto di partenza per un cambio di paradigma nella gestione del centro storico; invece, è stata subdolamente interpretata come il punto di arrivo di una fantomatica politica di salvaguardia e valorizzazione, un riconoscimento per inesistenti meriti e iniziative.
I pochi restauri realizzati risultano essere stati promossi da altri soggetti (Stato, parrocchia), restauri che ci sarebbero comunque stati e che nulla devono ai «Borghi più belli», per la cui adesione è prevista una quota annuale di circa 3.000 euro, risparmiando la quale avremmo forse potuto vedere il recupero di qualche struttura in stato di degrado.
Per quanto riguarda il bastione cosiddetto di Sant’Anna, i cui lavori sono sostanzialmente fermi dal novembre scorso, solo dietro nostro interessamento e di quello dell’allora consigliere regionale Boris Rapa il comune ha ottenuto dei finanziamenti dalla Regione Marche per il recupero della struttura. Ma il relativo progetto originario è stato snaturato, per cui non sappiamo se sarà condotta una indagine nel bastione vero e proprio finalizzata allo scoprimento delle cannoniere e del secondo livello.
Dopo questa esperienza storica e dopo altrettanto inutili partecipazioni ad altri club (European walled towns, ecc.), temiamo che anche la nascita di «Terre Martiniane» segua la stessa logica. In questo caso, peraltro, sembra che il comune di Mondolfo abbia rubato il ruolo di capofila al comune di Siena, che non compare nemmeno nella lista dei comuni aderenti e che avrebbe avuto tutte le carte in regola per svolgere più degnamente quel ruolo.
Allora qui c’è un’enorme, paradossale, schizofrenica contraddizione. La realtà è che oggi abbiamo un centro storico di cui dobbiamo, e lo diciamo con profonda amarezza, vergognarci! Un confronto con i centri vicini ci aiuterà ad aprire meglio gli occhi su questa realtà.
Dobbiamo, altresì, registrare veri e propri sfregi inferti al centro stesso (via San Michele, armadi metallici e di plastica addossati alle mura, pavimentazione in vicoli all’interno delle mura, ecc.).Targhe e cartelli disseminati nel centro storico vorrebbero dirci l’esatto contrario, ma chi guarda in maniera obiettiva le cose, senza i paraocchi e senza pregiudizi, si accorge che essi non sono serviti a nulla se non a fare propaganda. Ma la sostanza dov’è? E il cambio di passo dov’è?
Tutto questo non c’è per il semplicissimo fatto che la giunta Barbieri non ha investito alcuna risorsa nel centro storico. La stessa cosa si può e si deve dire per la precedente giunta Cavallo, anche se per la verità la stessa previde € 150.000 per la sistemazione di via San Michele e delle sue mura, stanziamento che la giunta Barbieri ha fatto letteralmente sparire.
Infatti noi questo lo denunciavamo già prima (vedere i documenti storici per credere!).
Chi vuole ragionare realisticamente e guardare con obiettività il vero centro storico (non quello fantasticato da qualcuno che sembra vivere nel “paese delle meraviglie”), alla fine dovrà concordare con noi.
Al degrado e all’abbandono del centro storico di Mondolfo vogliamo qui aggiungere la chiesa di S. Gervasio, che in questi ultimi tempi sta rivelando tutta la sua fragilità andando alla malora.
Si arriva all’assurdo che per qualcuno i responsabili dell’abbandono del centro storico saremmo noi del Comitato cittadino.
Non siamo stati noi gli autori, bensì il bersaglio di pettegolezzi denigratori ascoltati davanti al bar, dove alcuni individui, che non hanno veramente mai mosso un dito per Mondolfo e per la cultura, hanno sussurrato che noi siamo capaci di fare solo critiche distruttive.
Non perdiamo tempo per smontare queste dicerie. Sono i fatti che contano. Alcuni di noi si impegnano quotidianamente, anche nel più assoluto anonimato, per cercare di salvare il patrimonio di cultura di questo comune. Per questo non ci facciamo pubblicità. Lo facciamo perché ci crediamo e basta.
Nel precedente nostro comunicato si diceva abbastanza chiaramente che quanto fatto dall’associazione PAM nel centro storico di Mondolfo era importante, ma che necessitava di un contesto urbano più consono. Purtroppo non siamo stati capiti!
Da parte nostra rimane la massima disponibilità al dialogo, a condizione che vi sia rispetto reciproco. Siamo stati noi ad organizzare nella primavera del 2019 una serie di incontri con associazioni, gruppi politici e con lo stesso sindaco Barbieri, per spiegare l’iniziativa di una petizione popolare a favore di un intervento di risanamento di via S. Michele. Non abbiamo ottenuto il risultato sperato, ma non lo si può imputare soltanto a noi, che come tutti gli umani siamo soggetti all’errore, dovendo scontare i nostri limiti, che verrebbero però ingigantiti da un clima di sospetti e ostilità che il nostro povero e amato paese non merita proprio.
*Presidente del Comitato Cittadino Mondolfese