Berluti ed Emili chiedono al sindaco di far installare delle colonnine di ricarica per le auto elettriche
Berluti ed Emili chiedono al sindaco di far installare delle colonnine di ricarica per le auto elettriche
MONDOLFO – I consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle di Mondolfo-Marotta, Giovanni Berluti e Silvana Emili hanno presentato una mozione in Comune per chiedere l’installazione di infrastrutture di ricarica elettriche sul territorio comunale.
“Premesso che – si legge nella mozione – l’Unione Europea con il Green Deal annunciato nel dicembre 2019 entro il 2050 intende ridurre del 90%, rispetto al dato del 1990, le emissioni di gas serra generate dai trasporti, intendendo dare vita ad un’economia climaticamente neutra e ad un miglioramento della qualità della vita dei cittadini dell’Unione;
La Corte dei conti europea con la recente Relazione Speciale n.05 del marzo 2021 ha evidenziato infatti che i trasporti generano circa un quarto di tutte le emissioni di gas serra nell’UE, e in particolare il trasporto su strada ne genera circa il 72%;
La Corte dei conti europea ritiene che per ridurre le emissioni generate dal trasporto su strada sia necessario utilizzare veicoli con alimentazione a minore intensità di carbonio come quelli ad energia elettrica, a idrogeno, a biocarburanti e/o a biogas, mentre il trasporto su strada continua ad essere quasi interamente dipendente dai combustibili fossili: infatti il 95 % di tutti i veicoli stradali utilizzano ancora oggi carburanti convenzionali;
La Corte dei conti europea evidenzia che è la carenza di stazioni di rifornimento di combustibili alternativi, e non l’alto costo dei veicoli in questione, ad ostacolare lo sviluppo del mercato dei mezzi alimentati con carburanti alternativi;
Anche se l’Unione Europea non favorisce nessuno dei combustibili alternativi (osserva la neutralità tecnologica) e ritiene che debbano esservi infrastrutture in tutta l’UE per tutti i combustibili, tra questi, tuttavia, l’energia elettrica e? il più diffuso per il trasporto su strada, ma necessita di un numero maggiore di infrastrutture di ricarica, che, tra l’altro, non sono neppure diffuse in modo uniforme in tutta l’Unione Europea: a settembre 2020 in Olanda erano presenti n.61.406 colonnine di ricarica, in Francia n.45.246, in Germania n.44.464, in Italia n.13.077 e in Svezia e Norvegia n.12.556, molto meno numerose quelle presenti nei restanti Paesi europei;
Tali orientamenti comunitari e gli importanti investimenti di tutte le case automobilistiche, che ormai presentano abitualmente nuove vetture quasi esclusivamente a combustione ibrida ed elettrica, stanno dando vita all’inizio del cambiamento radicale della mobilità, infatti sono sempre più diffusi i mezzi di trasporto privati e commerciali leggeri ad alimentazione ibrida ed elettrica.
“Considerato che le rilevazioni effettuate a suo tempo da parte di Arpam hanno evidenziato che il nostro territorio comunale ha sempre mostrato livelli elevati (spesso al limite dei parametri di legge) di inquinamento da polveri sottili, PM10 e PM 2,5.
“Per ridurre in modo significativo l’inquinamento atmosferico nel nostro Comune, e quindi favorire la circolazione di veicoli ibridi ed elettrici, e? necessario dotare il nostro territorio di infrastrutture per la ricarica elettrica, fornendo così più punti di approvvigionamento di energia elettrica per chi sceglie la mobilità ecocompatibile.
“La legge n.120 del 11/09/2020 che ha convertito il decreto legge n.76 del 16/07/2020 «Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitali» (Decreto Semplificazioni) all’art.57 ha definito le infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici e che la loro realizzazione può avvenire lungo strade e aree di sosta pubbliche e private ad uso pubblico.
“La norma indicata ha stabilito al comma 6 che i Comuni, entro sei mesi dall’entrata in vigore della stessa, avrebbero dovuto disciplinare l’installazione, la realizzazione e la gestione delle infrastrutture di ricarica a pubblico accesso, stabilendone la localizzazione e che la quantificazione dovesse prevedere l’installazione di almeno un punto di ricarica ogni 1.000 abitanti.
“In base a tale norma i Comuni possono consentire anche a titolo non oneroso, la realizzazione e gestione di infrastrutture di ricarica a soggetti pubblici e privati, ed i Comuni possono prevedere anche la riduzione o l’esenzione del canone di occupazione di suolo pubblico per i punti di ricarica, nel caso in cui gli stessi eroghino energia di provenienza certificata da energia rinnovabile.
“Ad oggi non si registra l’installazione di nuove infrastrutture di ricarica elettrica pubblica sul nostro territorio comunale.
“Altri Comuni limitrofi si sono attivati in merito dando corso ad atti volti a facilitare ed incentivare tali installazioni tramite esenzioni di canone di occupazione di suolo pubblico e tramite la sottoscrizione di protocolli di intesa e di avvisi di interesse pubblico.
“Tutto ciò premesso e considerato i sottoscritti consiglieri impegnano il sindaco e l’assessore competente affinché vengano adottati gli atti necessari ad incentivare la diffusione e l’installazione di infrastrutture di ricarica elettrica, anche da parte di soggetti privati, tramite la sottoscrizione di protocolli di intesa pubblico-privato e/o anche attraverso la pubblicazione di appositi avvisi di interesse che facilitino e agevolino l’installazione di nuovi punti di ricarica, fino a dotare il nostro territorio comunale di almeno un punto di ricarica ogni 1.000 abitanti, anche ad opera di soggetti privati”.
QM – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quimarotta.it