CULTURAL’INTERVENTOMONDOLFO

“Disinteresse ed insensibilità nel valorizzare l’antica chiesa di San Gervasio”

“Disinteresse ed insensibilità nel valorizzare l’antica chiesa di San Gervasio”

Roberto Bernacchia lamenta l’incapacità di ascolto degli amministratori di Mondolfo

di ROBERTO BERNACCHIA*

MONDOLFO – Non posso spendere in questa occasione molte parole sulla grande rilevanza storica e culturale rivestita dalla chiesa di San Gervasio di Bulgaria, sorta nella bassa valle del Cesano su un’area archeologica e parte integrante di essa.

Se un tale monumento si fosse trovato in un comune del Trentino o della vicina Toscana, risulterebbe già da tempo restaurato a regola d’arte, aperto al pubblico e valorizzato come merita. Disgraziatamente esso si trova nel comune di Mondolfo e nella regione delle Marche. Certo, quest’ultimo dato geografico non giustifica affatto il disinteresse, l’insensibilità e il pressappochismo con cui negli ultimi decenni l’ente proprietario, ossia il Comune di Mondolfo, ha gestito lavori e utilizzo della chiesa.
Negli ultimi “restauri” sono stati compiuti “errori” di una tale gravità che qualsiasi studente al primo anno di architettura avrebbe evitato accuratamente di fare. E ora, immancabilmente, tutte le criticità derivanti da tale gestione vengono al pettine.
Cos’ha fatto la Giunta Barbieri negli anni del suo mandato per cercare di porre rimedio a questa situazione? Assolutamente nulla! Quello che ha messo in piedi è stato, semmai, il tentativo di farsi belli grazie a San Gervasio; ma mai nulla per San Gervasio.

E dire che le segnalazioni, le denunce e le proposte circa il degrado della chiesa non sono mancate negli ultimi cinque anni, soprattutto da parte dell’associazione Monte Offo e del consigliere di minoranza Massimiliano Lucchetti. Faccio riferimento in particolare a quelle che denunciavano le infiltrazioni di acque meteoriche nelle parti basali dell’edificio e nella cripta, all’analogo pericolo proveniente dal tetto della navata sinistra e, da ultimo, ad una profonda crepa apertasi recentemente in facciata ai lati del portale.
A queste voci il potere locale è rimasto perfettamente sordo! Purtroppo non si vuole capire che un tale degrado va fermato subito e senza indugi, pena l’aggravamento della situazione statica del monumento.
Occorre, allora, un cambiamento radicale di prassi politica, con persone nuove che salgano agli incarichi amministrativi, per sperare di invertire tale triste andazzo anche per S. Gervasio. La gente matura è ormai consapevole che una bocca sorridente, che mostra i suoi bei denti bianchi, non garantisce di per sé serietà e impegno per il bene comune.

*Candidato a consigliere comunale per la lista Futura – Mondolfo

Nelle foto:  la crepa nel portale di San Gervasio; l’entrata; casi di infiltrazione d’acqua nella cripta

 

 

QM – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.quimarotta.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *