Fibra ottica ovunque, meno a Marotta e Mondolfo
Fibra ottica ovunque, meno a Marotta e Mondolfo
Matteo Morbidelli invita il sindaco a prendere finalmente posizione senza ulteriori tentennamenti
MAROTTA – “Metà Marotta viaggia con la fibra misto rame di Tim che, comunque, permette velocità dignitose fino a 200/20 Mbit, realisticamente tra i 40 e i 150Mbit e 20 in upload a seconda della distanza dall’armadio stradale in cui viene portata la fibra, e fortunatamente sono tra questi”. E’ quanto afferma Matteo Morbidelli che, da anni, segue l’evolversi della situazione.
“Ma l’altra metà di Marotta?”, si chiede Morbidelli. E pronta arriva anche la sua risposta: “Viaggia in Adsl con tecnologia di 20 anni fa, che più ci si allontana dalla centrale e più si degrada la linea, a Piano Marina che è molto popoloso ma, purtroppo, anche molto distante dalla centrale di via Bologna, si viaggia a velocità da quarto mondo 5-6 Mbit in download e 500Kbit in upload.
“Lo sapete cosa vuol dire? Vuol dire che ad esempio durante la pandemia col marito che lavorava da casa, il figlio in Dad e la sorellina che voleva guardare Netflix, queste persone si sono dovute destreggiare con chiavette 4G o usando il telefono come modem, con ulteriori spese.
“Vuol dire che alcune persone non sono riuscite a dare esami universitari perchè una linea così non riesce a sostenere la mole di traffico di una videoconferenza. Vuol dire non riuscire a mandare mail con allegati anche di pochi Megabyte. Vuol dire che ad alcune persone Internet funziona a singhiozzo per l’obsolescenza degli apparati in centrale”.
Poi, Matteo Morbidelli, contesta giustamente “lo Stato, perchè ci ha inseriti nelle aree ad aiuti di Stato, perchè nessun operatore voleva investire qui per portarci la fibra ma così facendo ci hanno fatto un danno peggiore”.
Contestata anche Open Fiber “che si è aggiudicata i bandi statali per portare la fibra nelle aree a fallimento di mercato quando, in realtà, non era strutturata per una mole di lavoro così grande”.
Ed ovviamente contesta i politici regionali “che ogni tanto sento pronunciarsi sulla connettività ma sono solo belle parole a corredo di discorsi più grandi fatti di promesse, altrettanto belle e mai mantenute”.
Ed alla fine, arriva anche una giusta contestazione ai politici locali, “che indissero un’assemblea pubblica a fine 2019, dopo che vi furono 2 giorni di blackout della rete per tutta la cittadina, portando 2 esperti di cui si sono avvalsi anche per accelerare i tempi dei lavori di Open Fiber (e menomale). In quell’occasione ci dissero che la rete sarebbe stata conclusa entro il 2020. E dal 2019 non ne fecero più parola”.
“Siamo a metà 2023 – aggiunge Matteo Morbidelli – e ancora non sappiamo di che morte dobbiamo morire Ricordo ancora quando il sindaco, tra il 2017 e il 2018, fece delle uscite sui giornali dicendo che il nostro era un comune in fase uno, a massima urgenza, più di 50KM di fibra e stavano prendendo accordi anche con Tim. Parlandoci poi, disse che non dipendeva dal comune ma da Open Fiber.
“Non funziona così: quando una cosa va bene si prendono i meriti anche impropriamente e se una cosa va male si scaricano le colpe. E’ troppo facile, apprezzerei molto di più un’assunzione di responsabilità”.
La mappa che alleghiano – di Open Fiber – riguarda l’avanzamento dei lavori nei comuni della provincia di Pesaro Urbino: più il colore è scuro, più i lavori sono in stato avanzato.
“Già diversi comuni della provincia possono usufruire della fibra fino a casa (FTTH), mi vengono in mente Piobbico, Gradara, Fossombrone, Terre Roveresche, Apecchio e parecchi altr. Altri, invece, sono terminati o in fase di collaudo, altri come Fano hanno già l’FTTH che manca solo nelle zone periferiche come quella di Torrette.
“Mondolfo, che potete vedere evidenziato dalla freccia, è ancora di quell’azzurrino pallido, cliccandoci riporta “LAVORI IN CORSO” ormai da 4 anni, come a voler dire “ci siano dimenticati di voi”.
“E allora no, non ci sto: un Comune come Mondolfo, per le sue dimensioni e per la sua importanza strategica, merita di meglio che essere schifato o dimenticato. Sindaco – aggiunge Matteo Morbidelli -, dopo 3 anni e mezzo dall’ultima assemblea, sarebbe ora di fare un nuovo incontro, senza promesse stavolta, ma informandovi seriamente, e facendoci sapere di che morte dobbiamo morire”.
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